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L’appuntamento ideale

Ho finito di leggere la bozza del libro “L’appuntamento ideale” che Mattia Russo sta pubblicando su bookabook, la casa editrice on-line con un nuovo modo di procedere nella fase di selezione dei libri da editare.
Ho deciso di contribuire perché sono stata incuriosita da un articolo pubblicato sul giornale locale 7giorni che ne parlava come di un giovane promettente che la redazione aveva conosciuto quando aveva collaborato con loro. Mi è sembrata una buona presentazione che, unita alla mia voglia di leggere, mi ha spinto a dare una chance a un giovane che si mette in gioco, che ci prova, che non tiene in panchina il suo talento.
E devo dire che ho fatto bene, leggere questo libro mi è piaciuto, trovo che il tempo per leggerlo, ricordo che il tempo è il bene più prezioso che abbiamo, è stato un tempo ben impiegato.
Mi sono ritrovata, leggendo della vita di Arturo, a ripensare alla mia di vita, al mio essere figlia prima e genitore poi. Ho ripensato a quante volte mi sono fermata a riflettere sul tempo che scorre, sulla solitudine, sull’autostima mia e degli altri, a quante frustrazioni sono presenti nella vita di ciascuno di noi, a come aiutarci l’un l’altro attraverso l’ascolto e il dialogo.
Folgorante il primo capitolo, poi il dipanarsi di una realtà sognata che può essere anche un sogno che si realizza.
Tante le metafore e le similitudini a volte più prevedibili ma molto spesso originali e creative. Uno stile di scrittura snello e vivace che ti conduce nella lettura fino alla fine con freschezza.
Complimenti a Mattia per il suo bell’esordio, gli auguro sia il primo di molti successi.

Un suggerimento: andate sul sito, investite qualche euro e iniziate a leggere. Farete una buona cosa per voi, la vostra mente e per un giovane scrittore.

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Atlante delle Isole remote

Non vi sembra intrigante il titolo di questo post?
E’ anche il titolo di un libro che sto leggendo e che è tutto un programma.

E’ stato scritto da Judith Schalansky, tradotto da Francesca Gabelli, e il sottotitolo è: “Cinquanta isole dove non sono mai stata e mai andrò”

Le prime pagine di introduzione e di presentazione che precedono al racconto delle isole partono, ovviamente, dalla descrizione dell’atlante, cioè di quel libro che racconta  sulla carta i luoghi, i paesi e i mari.

Questa prima parte è scritta con caratteri di stampa grandi, come quelli che trovi nei libri dei bambini nei primi anni di scuola, entri subito in un mondo fantastico anche se leggi parole relative ad un mondo che più concreto non si può, quelle sul nostro pianeta.

Ne trascrivo solo alcune righe:

“… E’ comunque solo una questione di punti di vista se un’isola come l’Isola di Pasqua sia da considerarsi remota. In ogni caso, i suoi abitanti, i Rapa Nui, chiamano la loro patria  Te Pito o te Henua, l’ “ombelico del mondo”. Sull’infinita Terra sferica, ogni punto può diventare il centro.

…”

Una riflessione interessante!.

41Sqtil+uUL._

Come si vede l’aspetto del libro, con il dorso di tela nero e ancor più per il taglio colorato di giallo (che non si vede nella fotografia) e altri particolari, ricorda i libri antichi. Anche questo aiuta a scatenare la nostra fantasia. Quando avrò finito di leggerlo avrò fatto il giro del mondo, un’avventura straordinaria.

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